Il nome - il giorno 11 febbraio 1900 la SAT (Società Alpinisti Tridentini) decide di dedicare il nome del rifugio costruito in Val d'Amola al famoso pittore trentino Giovanni Segantini (1858-1899), deceduto l'anno precedente, alla giovane età di 41 anni, in un rifugio sullo Schalfberg in Engadina (Svizzera) ivi recatosi per terminare la sua famosa ultima opera, "Il Trittico". Nato ad Arco il 15 gennaio 1858, ebbe una fanciullezza difficile e turbolenta, frequentò l'Accademia di Brera dedicandosi poi alla tecncia pittorica del divisionismo. Poeticamente trasferì su tela ambiente, luci, colori, valli, monti, animali e la laboriosa e faticosa vita della gente di montagna.
La costruzione - l'inaugurazione del rifugio avvenne il giorno 26 agosto 1901 le condizioni atmosferiche erano pessime, ma ciò non impedì ad un gruppo di appassionati delle montagne che avevano programmato la salita alla Cima Presanella, di festeggiare la costruzione del rifugio. Successivamente al vecchio rifugio a forma di "cubo" ne venne affiancato uno nuovo e moderno, era il 4 settembre 1977. Negli anni 1991-92 entrambi i rifugi vennero restaurati.
La chiesetta - Il 12 agosto 1962 il Cappellano delle Chiesette Alpine Monsignor Giuseppe Bonomini offrì una statuetta della Madonna del Cardo, opera dello sculture Rossi di Massi e pose la 1^ pietra di una futura chiesetta a ricordo delle vittime dell'aereo caduto sul Monte Giner nel dicembre 1956. Nel 1971 gli Scout di Carisolo e l'associazione ANA realizzarono la chiesetta. Nel 1999 è stato costruito un piccolo campanile, con la campana che è stata donata dal Comune di Giustino a ricordo dell'alpinista Clemente Maffei Gueret deceduto durante un'ascensione.
La Presanella - come già citato, il Rifugio Segantini trae le sue origini in stretto legame con le prime ascensioni della cima Presanella, di cui ne costituisce una base di partenza. Nello spazio dedicato potete trovare una breve storia introduttiva e le principali vie di salita con dettagliata illustrazione.
Clemente Maffei Gueret - guida alpina e forte alpinista di Pinzolo, è stato negli anni '40 gestore del Rifugio Segantini. Le montagne accanto al Rifugio sono state teatro delle sue scalate anche in solitaria. Purtroppo il 12/08/1991 perde tragicamente la vita assieme al genero Aldo Valori sulla Punta dell'Angelo (costone di Nardis). Noi vogliamo ricordarlo con le sue parole tratte dal libro "Gueret Rampagarol", Diario della guida alpina Clemente Maffei (di G. Leonardi - Edit. Rendena - Tione). "MOMENTI MAGICI ...In montagna più si osserva e più novità si trova. A sera, uscivo dal Rifugio Segantini, mi sdraiavo sui massi sparsi e mentre mi riposavo, continuavo a scrutare le cime, le pareti, i camini, i canaloni, gli spigoli e le fessure: studiavo la possibilità di tracciarvi qualche bella via per attirare clienti al rifugio, facilitare loro gli allenamenti prima di iniziare una delle tante salite impegnative sui versanti della Presanella. Intravidi così lo spigolo Sud della Torre di San Giusto. Decisi di tentare la scalata da solo, all'alba di un mattino radioso..."